martedì 26 agosto 2014

SIGARETTA contro TIR e... FUMO PASSIVO (anche nei neonati e... fumo di 'terza mano')





DELLA SERIE “prevenire è meglio che curare”.
E’ risaputo che il fumo può provocare il Tumore alla LARINGE oltre che, ovviamente ai polmoni ma pochi sanno che è più dannosa la sigaretta (il fumo della…)  che non lo scarico di un autotreno così come non tutti sono  a conoscenza dei danni che il fumo passivo può provocare ad un bambino. Ecco il motivo di questi 2 articoletti, non certo frutto della mia fantasia.
Consiglierei di farlo girare (condividendo), può essere d’aiuto a molti fumatori, a coloro che si vogliono allontanare dalla sigaretta, ai giovani che tendono ad avvicinarvici, alle donne prossime alla maternità, alle neomamme, insomma, un po’ a tutti; per concludere, leggiamo, memorizziamolo, commentiamolo con famigliari ed amici, se ne discuta ovunque ce ne sia l’occasione, ci si renderà conto che è controproducente per tutti insistere (od iniziare) a fumare anche per una questione economica (20 sigarette o poco più  al giorno – si consideri che durante la giornata qualche sigaretta la si offre o viene  richiesta… -   x 5 € x 365 giorni all’anno fanno circa 2.000 Euro che a fine anno ci si trova in tasca, una cifretta che può permetterci quel qualcosa in più).
Un saluto -
N.B.: per facilitare la lettura del contenuto di due delle tre immagini da parte di chi può avere problemi ho trascritto il tutto qui sotto in modo di poterlo visionare con più comodità, magari con il solito copia-incolla che consente d’ingrandire il tutto  a piacimento, buona lettura.
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= - AAAumenta la percentuale dei fumatori in Italia, passata in un anno dal 20,6% al 22% della popolazione, ma per la prima volta ad aumentare sono soprattutto le fumatrici, passate dal 15,3%  del 2013 al 18,9% del 2014. Viceversa si osserva un lieve ma costante decremento dei fumatori uomini che passano dal 26,2% al 25,4%. Sono questi i dati più significativi del rapporto sul fumo in Italia rilevati dall'indagine Doxa effettuata per conto dell’ISS in collaborazione con l'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Secondo l’indagine la fascia di età in cui si concentrano i fumatori, sia uomini che donne è tra i 25 e i 44 anni ed il consumo medio è di 13 sigarette al giormo. Aumentano i 'forti fumatori’ soprattutto tra i giovanissimi: trai 15 ed i 24 anni; il 67,8% fuma meno di 15 sigarette al giorno ma nel 2013 erano l'81%. Si inizia a fumare mediamente a 17,8 anni e la motivazione principale resta l'influenza dei coetanei.
“Spegni quella sigaretta: inquini più di un Tir!” non è un modo i dire, ma la pura verità. Anzi, bisognerebbe dire '6 volte più di un Tir’.
La dimostrazione scientifica è stata data nell'Aula Magna dell'Istituto dei Tumori (Int) di Milano davanti a circa 300 studenti di scuole medie e medie-superiori lombarde.
Qui, i ricercatori del Centro antifumo dell'Int guidati da Roberto Boffí,  hanno intrattenuto i ragazzi. L'attenzione dei giovani è diventata stupore quando sono state proiettate sullo schermo le immagini dell'esperimento scientifico “Tir contro sigaretta” svoltosi nello stabilimento metallurgico Marcegaglia di Ravenna, che aveva chiesto all'Int un'azione per convincere i propri dipendenti fumatori (il 43 dei 700 addetti, pari al doppio la media nazionale) a smettere. Siccome i fumatori si trinceravano dietro all'alibi del via-vai di camion che quotidianamente ‘sgasavano' all'interno dei cancelli dell'azienda gli esperti dell’Int, guidati da Ario Ruprecht, hanno organizzato un confronto scientifico fra Tir e sigaretta misurando le rispettive
emissioni di polveri sottili. Per effettuare le misurazioni è stato utilizzato un apparecchio che esprimesse le quantità di Pm1, Pm2,5 e Pm 10 emesse. Prima sono state misurate le emissioni di un Tir con un diesel da 13.000 cc, facendo girare il motore per 8 minuti al minimo. In un secondo momento è stato chiesto a un fumatore di fumare nello stesso ambiente per altri8 minuti.
Ai ragazzi è quindi stato mostrato il grafico. Alla fine degli 8 minuti di Tir il grafico ha segnato dei picchi, fra cui quello del Pm10 a 190 microgrammi per metro cubo. Ma alla fine degli 8 minuti di fumo di sigaretta, i picchi sono stati ben più alti.
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=- Un bambino su 5 con problemi respiratori è vittima del fumo passivo. Il dato emerge dal Reparto dl Broncopneumologia delll'ospedale pediatrico Bambino Gesù ed è stato diffuso in occasione della giornata mondiale senza tabacco dell'Oms (organizzazione mondiale della sanità). Il fumo di sigaretta e dannoso per la
salute del bambino in tutte le sue forme: attivo, passivo e di «terza mano», avvertono gli esperti dell'ospedale pediatrico romano. “Accanto al fumo attivo e passivo, di ‘prima’ e ‘seconda mano’ – spiega Renato Cutrera, responsabile dell’Unità di  Bronco-Pneumologia del Bambino Gesù – esiste anche quello dalle ‘terza mano’: vale a dire quello di cui s’impregnano gli abiti del fumatore.
E’il caso di una madre che si accende una sigaretta sul balcone di casa, così da non viziare l’ambiente domestico. Li per lì evita l'inquinamento 'passivo', ma poi rientra nell’appartamento con i vestiti impregnati, prende in braccio il suo bambino e gli fa comunque respirare sostanze tossiche”. Massima allerta anche per il fumo in gravidanza: ”E'dimostrato che in casa di madri fumatrici, il peso del bambino alla nascita è inferiore rispetto a quello dei figli di madri non fumatrici”  spriega infatt i Cutrera. Tra i neonati, inoltre, il fumo passivo si rivela anche un importante fattore rischio per la “morte in culla”, ovvero il decesso improvviso di un lattante inferiore all’anno di vita senza cause accertate. La 'morte in culla' si presenta maggiormente nei mesi invernali, quando le malattie virali sono più diffuse – evidenzia l’esperto – se si riduce l’esposizione pre e post natale al fumo, si abbassa anche in maniera sostanziale il rischio di “morte in culla” anche di un terzo. Lo sport è certamente un buon antidoto contro il vizio, ma da solo non basta. “Certamente tra i ragazzi l’attività sportiva allontana dal vizio – spiega Attilio Turchetta, responsabile di Medicina dello Sport del Bambino Gesù – ma può accadere che chi pratica sport a 14 anni, una volta adulto possa essere ugualmente esposto a patologie come la cardiopatia ischemica se nel tempo è diventato un fumatore abituale”.   




domenica 17 agosto 2014

LARINGECTOMIZZATO IN VACANZA (senza problemi anche in... campeggio)





Come avevo già avuto modo di dire un Laringectomizzato (ovvero chi ha subito l’asportazione della Laringe e relative corde vocali con ovvia perdita dell’uso della parola e respirando attraverso un ‘buco’ chiamato stoma) può ancora tutto, o quasi, nuoto e canto compresi (sia pur a modo suo/nostro e con i dovuti accorgimenti).
Nelle quattro immagini che seguono vediamo l’amico - e Lary - Marcello Nateri (operato da circa un anno se non ricordo male…) che si diletta in campeggio e, notasi, con gli amici è alle prese anche con una bella grigliata (immagini n. 2 e 3). Ovviamente, soprattutto nel passaggio delle grigliate (le esalazioni della carbonella che mescolate al grasso delle carni in cottura fanno un mix non certo piacevole per le ciglia tracheali nonché per i bronchi mancando l’azione filtrante di naso-bocca) è necessario proteggersi a dovere lo stoma , ma non più di tanto, Lui ormai lo fa d’abitudine; basta un filtro (vedesi immagine n. 1 – l’occhio attento lo nota anche se il profano non ne conosce l’utilità) di quelli con bioadesivo (dell’ailar, i filtrAilar od altri, non ci si formalizzi più di tanto – praticissimi, con biadesivo anallergico, quindi non necessitano di collanti od altro …) che dopotutto non disturbano nemmeno la vista, quasi non si notano nemmeno, ed il gioco (la sicurezza di protezione della respirazione è garantita) è… FATTO.
Ovviamente il nostro Marcello (che ringrazio per avermi consentito la pubblicazione delle sue foto) a notte inoltrata, finita la festa (le foto sono di venrdì 15 agosto, Ferragosto) ha dovuto provvedere (vedesi immagine n. 4) a fare un po’ di pulizia (sempre protetto dagli immancabili filtri, è notte, c’è umidità nonchè insetti quali zanzare od altro visto che si trova all’aperto, ormai non ne può più fare a meno…) altrimenti avrebbe dovuto fare i conti con la Signora Nateri ed a quel punto la cosa si sarebbe fatta un po’ più complicata, altro che un FILTRO PROTEGGISTOMA (che dopotutto E’ usa e getta, il filtro-spugnetta, non di certo la moglie).
Un saluto -
P.S.: colgo l’occasione di augurare a Marcello, famigliari ed amici buona continuazione delle vacanze -

venerdì 15 agosto 2014

BUON FERRAGOSTO


Non c'è nulla da aggiungere, c'è già tutto, e qualcosa in più, nell'immagine, mi ripeterei.
Un saluto -
P.S.: eh va beh, AUGURI a TUTTI per OGGI, FERRAGOSTO...


martedì 5 agosto 2014

LARINGECTOMIZZATO (... riflessione)

Mentre aspettavo nella solita Sala d’Attesa di un Ospedale mi sono messo a sfogliare uno dei tanti giornalini o periodici delle varie Associazioni e sfogliando e leggendo, leggendo e sfogliando (in quelle occasioni il tempo non passa mai – armeggiare per troppo tempo con lo Spartphone mi procura dolori alla cervicale…) ho trovato questo breve racconto-storia-pensiero- passaggio di un diario; m’è piaciuto, l’ho fatto mio quindi lo propongo agli amici che hanno vissuto o stanno vivendo (ed anche a chi sta loro intorno) quello che io e molti altri a suo tempo abbiamo vissuto: il Tumore ala Laringe. Merita la dovuta riflessione.
Un saluto -
P.S.: lo riconosco, un qualche ‘ritocchino-aggiuntina’ (senza ovviamente stravolgerne il contenuto) è stato fatto, non me ne si voglia ma è più forte di me -
“A ME IL CANCRO (ALLA LARINGE CON ANNESSI E CONNESSI) HA SALVATO LA VITA.
MI
HA CHIESTO DI CAMBIARE, MI HA FATTO RICONOSCERE CIO’ CHE ERA INUTILE, BANALE, NON ESSENZIALE NELLA MIA ESISTENZA.

MI HA RICHIAMATO AL DOVERE DI AMARMI, DI FARMI DEL BENE, DI RISPETTARMI. MI HA DATO LA GRANDE OPPORTUNITA’ DI SCEGLIERE TRA CIO’ CHE VOGLIO DAVVERO E CIO’ CHE PER ME VOGLIONO GLI ALTRI MA SOPRATTUTTO QUELLO CHE ORA POSSO E VOGLIO DARE SPONTANEAMENTE AGLI ALTRI SENZA CHE NESSUNO MI CHIEDA NULLA…”.

sabato 2 agosto 2014

LARINGECTOMIZZATO (...parziali e/o ricostruttive)



Sempre e solo parlare di Laringectomie (e Laringectomizzati) TOTALI ? Eh NO ! Ailar E’ anche (insieme ad altre Associazioni specifiche) LARINGECTOMIA PARZIALE e/o RICOSTRUTTIVA e NON solo, E’ tutto ciò che gravita intorno alla LARINGE ed a chi ha ‘a che fare’ con essa cominciando dalla prevenzione alla cura per continuare con la Riabilitazione/Rieducazione dopo un intervento chirurgico più o meno debilitante occupandosi anche di famigliari ed amici. Oggi quindi ci occupiamo, sia pur brevemente ma con sufficienti ed utili consigli di chi si può apprestare o si è appena apprestato ad ‘avvicinarsi’ ad una Lar. Parziale e/o Ricostruttiva.
Un saluto -
P.S.: quanto sotto alle imagini per chi vuol fare ‘copia-incolla’ – in word - al fine di poterlo  ingrandire a piacimento quindi stampare per averlo a portata di mano; sarebbe utile venisse visionato anche da famigliari di pazienti (o prossimi tali) nonché da Maestri Rieducatori delle varie Scuole tanto per dare una ‘rinfrescata’ alla loro preparazione (non guasterebbe di certo)…
P.P.S.: non garantisco che le foto siano nell'ordine giuste (in questi casi il sistema facebook ogni tanto si regola in tuttalibertà) ad ogni modo, eccezione alla foto-copertina le altre sono numerate (in basso a destra) dall' 1 al 6 -
N.B.:Il tutto è alquanto lunghetto ma penso valga la pena visionarlo per più di una ragione. Per non appesantire di più il tutto si è tralasciato, di proposito, di occuparsi di prevenzione, per il resto c'è di tutto e di più con un linguaggio comprensibile a tutti (non propriamente Medico).


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LA RIABILITAZIONE DOPO LA LARINGECTOMIA PARZIALE E RICOSTRUTTIVA.

INTRODUZIONE
Lo scopo di questa comunicazione a proposito della riabilitazione dei pazienti sottoposti a LARINGECTOMIA PARZIALE e/o RICOSTRUTTIVA è quella di trarre alcune considerazioni sulla efficacia ed utilità del nostro metodo di lavoro.
Questo nostro modo di vedere deriva dal risultato ottenuto, anche dal punto di vista statistico, che ci è parso lusinghiero, rilevante ed incoraggiante continuare.
Prima di passare ad illustrare il nostro metodo di lavoro ci appare opportuno richiamare brevemente il concetto di VOCE e la sua importanza informativa e comunicativa.
E’ noto che la voce è il suono prodotto dall’attività fonatoria delle corde vocali od il suono o rumore prodotto dalla rima glottica o dal vocal tract.
La voce in senso lato può essere intesa come:
- sonorità prodotta dall’interazione del corpo con l’ambiente
- sonorità prodotta dal corpo mediante protesi.
Il fine ultimo del RIABILITATORE è:
- conservare, potenziare o ripristinare la voce
- progettare la rimedi azione della disfonia e dell’afonia.
La voce va distinta da altre attività comunicative quali:
- la parola o speech
- l’espressione linguistica.
La parola o speech è la facoltà da parte del vocal trct di modificare sonorità prodotte altrove in modo da creare i fenomeni di una determinata lingua, in presenza di suono laringeo, od in assenza di questo, parlare con voce afona, sussurrata, con vibratore laringeo o produrre consonanti sorde.
Questa possibilità è importante se si è in presenza dello sfintere laringeo in quanto questo consente la regolazione dell’impedenza ventilatoria, la chiusura valvolare plurifunzionale impedente l’aspirazione, la creazione di aria compressa espiratoria ei fini detersivi (tosse, raschiamento).
Inoltre lo sfintere laringeo co0nsente:
a) la coordinazione pneumofonica in presenza di vociferazione,
b) la chiusura in apnea inspiratoria che favorisce il buon funzionamento della muscolatura toracico-brachiale,
c) la Chiusura in apnea inspiratoria con espirazione a glottide chiusa che mette in funzione il torchio addominale.
Fattori determinanti o condizionanti la voce in senso stretto sono:
- il materiale respiratorio
- lo sfintere glottico
- le cavità di risonanza e articolazione o vocal tract
- il sistema nervoso centrale
- il sistema uditivo
- l’educazione genitoriale e del gruppo culturale di appartenenza o educazioni specifiche
- fattori miscellanei (posture, costellazione ormonale, patologie extralaringee, caratteristiche acustiche dell’ambiente)
La nostra attenzione è rivolta ai pazienti sottoposti a interventi di laringectomia parziale o ricostruttiva.
I pazienti operati per tale patologia hanno problemi di tipo fonatorio ma anche gravi disturbi deglutitori e problemi respiratori ai quali si cerca di supplire nel modo migliore per ripristinare la funzione in maniera semplice, chiara ed intellegibile.

METODICA
L’intervento di laringectomia parziale o ricostruttiva, evento particolarmente traumatico e mutilante provoca la perdita parziale e/o temporanea della voce e notevoli disturbi deglutitori spesso anche gravi da costringere il chirurgo a riconsiderare l’ipotesi della totalizzazione.
La prima fase dell’approccio col paziente cosnsiste nell’accoglimento, nell’ascolto e nell’informazione.
Questo tempo della riabilitazione riveste un’importanza fondamentale per l’esternazione del disagio da parte del paziente o dei suoi famigliari e il proponimento al paziente stesso delle possibilità riabilitative.

LA RIABILITAZIONE DEGLUTITORIA DELLE LARINGECTOMIE PARZIALI E/O RICOSTRUTTIVE
In questi pazienti i problemi alimentari e respiratori prevalgono almeno nei primi tempi sui problemi fonatori.
Un tentativo di protocolizzazione potrebbe essere a nostro avviso il seguente:
- messa in situ d sondino naso-gastrico da mantenersi per un periodo non superiore a 4 settimane, seguito eventualmente da P.E.G.
- valutazione videofluorografica della deglutizione per visualizzare la dinamica del transito alimentare per stabilire se esiste passaggio di cibo nelle vie aeree e valutarne la percentuale e per monitorizzare tempi, modi, efficacia ed efficienza della deglutizione.
- adeguata gestione delle cannule tracheali (per es. con cuffiature variabili di entità e timing giornaliero con fenestrazioni).
- inizio immediato della rieducazione deglutito ria che reclutando le strutture della preparazione orale del bolo è propedeutica dell’articolazione verbale.
- inizio lievemente decalato della rieducazione dello speech con tecniche di iperarticolazione.
- la rieducazione della voce con preliminari respiratori e tentativi da sospendere o riprendere dopo aver risolto i problemi deglutitori.

RIABILITAZIONE DEGLUTITORIA
L’inizio della terapia riabilitativa viene effettuata previa valutazione clinico-strumentale generale e particolare del paziente oncologico in modo da conoscere:
capacità di formare e controllare il bolo
- capacità di formare e controllare il bolo
- capacità di deglutire la saliva
- capacità di deglutire l’acqua
- capacità di deglutire alimenti semisolidi
- capacità di deglutire alimenti solidi
- eventuale aspirazione.
Le premesse generali necessarie al conseguimento della deglutizione si riferiscono alle seguenti condizioni:
- vigilanza
- orientamento
- attenzione
- concentrazione
- memoria di lavoro (coordinazione generale e settoriale, controllo posturale del capo e del tronco, consapevolezza del proprio corpo, positiva disposizione ad alimentarsi, corretto riconoscimento del cibo).
Importanti o decisive possono essere le posture facilitanti tra le quali:
- capo flesso in avanti
- capo in estensione
- capo ruotato verso il lato leso
- flessione laterale del capo
- posizione supina e decubito laterale.
Teniamo conto che una corretta deglutizione necessita delle seguenti condizioni non sempre presenti e/o possibili:
- controllo dello sfintere labiale
- controllo linguale
- contatto lingua-palato
- chiusura dello sfintere velo-faringeo
- avanzamento ed innalzamento laringeo
- chiusura glottica.
Un aspetto cruciale della riabilitazione deglutito ria sono le penetrazioni laringee e le aspirazioni tracheo-bronchiali.
Il momento riabilitativo centrale prevede questa sequenza:
- formazione del bolo
- apnea piena o inspiratoria
- deglutizione
- espirazione con tosse
La dieta e le modalità di alimentazione vanno osservate con scrupolo tenendo conto di:
- sicurezza del paziente (limitazione del rischio di aspirazione attraverso la scelta delle proprietà fisiche degli alimenti da proporre)
- necessità nutrizionali del paziente
- autonomia nell’alimentazione (autostima e motivazione all’alimentazione, preferenze alimentari).
Per quanto riguarda le indicazioni dietetiche devono essere considerate le seguenti variabili:
- consistenza
- grado di coesione
- viscosità
- volume del bolo
- temperatura
- colore
- sapore
- appetibilità.
Non va tralasciata inoltre l’importanza riguardo:
- l’utilizzo dei modificatori di consistenza
- gli alimenti da evitare assolutamente.

RIABILITAZIONE FONATORIA
(Il recupero della funzione fonatoria viene ottenuto e migliorato facendo eseguire al paziente i seguenti esercizi:
- emissione e tenuta delle vocali
- emissione di consonanti nasali a diverse altezze tonali
- emissione di sillabe con vocali e consonanti occlusive e costrittive sonore, isolate o articolate fra loro
- emissioni di gruppi consonantici.
Tutti questi esercizi determinano un modellamento della neoglottide che porta alla realizzazione di un orletto vibratorio che possiamo definire pseudo-neocorda e che rappresenta l’elemento vibrante della neo-laringe.
E’ importante inoltre durante la rieducazione cercare di migliorare la tonalità della voce riducendo la contrazione faringea generatrice di rumore mediante esercizi volti ad eliminare qualsiasi meccanismo di sforzo vocale cervicale. Spesso questi meccanismi rappresentano atteggiamenti viziati che il paziente attua negli iniziali tentativi di fonazione durante l’immediato periodo post-operatorio prima di intraprendere il trattamento riabilitativo.
E’ importante sottolineare i fattori che possono influenzare la riabilitazione, essi sono:
- motivazione del paziente ad apprendere un programma riabilitativo completo che prevede un momento immediato durante il periodo di degenza pre e post-operatoria ed un momento successivo con degli incontri riabilitativi giornalieri per lungo tempo (almeno 18 mesi)
- buon rapporto paziente-operatore
- paziente al centro del gruppo in un lavoro di equipe con ruoli distinti ma nello stesso tempo unificati (come avviene nelle Scuole di Rieducazione e Riabilitazione alla Parola gestite da Volontari di Associazioni, in genere Onlus).

CASISTICA
La nostra casistica in 19 pazienti laringectomizzati parziali in circa due anni di applicazione ci ha permesso di evidenziare vantaggi e problemi di questa tecnica.

CONCLUSIONI
Tale metodica da noi usata ci ha permesso grande soddisfazione di noi operatori e soprattutto dei pazienti.
Ci pare comunque opportuna una considerazione finale: è sempre necessaria la presa in carico foniatrico-logopedica per lungo tempo, sistematicamente almeno per due anni.

RIASSUNTO
Gli autori esprimono le loro considerazioni sulla riabilitazione dei pazienti sottoposti a laringectomia parziale o ricostruttiva con problemi di tipo fonatorio ma soprattutto deglutitorio.
Gli autori sottolineano la necessità di una protocollizazione di tali metodiche e l’espressione delle metodiche di diagnosi strumentale, di manovre e posture facilitanti oltre che la necessità di assumere una dieta adeguata.
Gli autori inoltre illustrano la loro casistica ed i loro risultati personali.
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N.B.: materiale estrapolato da:

http://www.viainternet365.com/logopediaoggi/public/docs/6200044_PUBBLICAZIONE%202.pdf