venerdì 13 maggio 2011

CARAFFE FILTRANTI (per acqua del rubinetto)

Sono inutili e in alcuni casi peggiorano la qualità dell'acqua le caraffe che vengono utilizzate per filtrare l'acqua potabile del rubinetto. 
E' quanto emerge dalle analisi di laboratorio disposte dal Procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, lo scorso febbraio. Il pm oggi ha trasmesso i risultati al ministero della Salute e all'Istituto superiore di sanità. Ora toccherà a loro decidere se prendere o meno provvedimenti. A Torino proseguirà intanto l'inchiesta giudiziaria, avviata sulla base di una denuncia presentata da ‘Mineracqua’, la Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali, che aveva già fatto svolgere analisi dall'Università La Sapienza di Roma. I reati ipotizzati dalla procura di Torino sono frode in commercio e commercio di sostanze alimentari nocive per la salute pubblica. Al momento non vi è alcun indagato. Le caraffe sottoposte ad analisi promettono di abbattere i livelli di cloro e la durezza dell'acqua del rubinetto tramite un filtro che funziona a carbone attivo e resine a scambio ionico. «Per quanto riguarda la durezza - ha spiegato oggi Guariniello - le analisi hanno mostrato che è vero che si abbattono i livelli di calcio e magnesio, ma anche che il filtro non va usato se la durezza dell'acqua è inferiore ai 19 gradi francesi, come per esempio in provincia di Torino. In questo caso è inutile». Al contrario, emergono sostanze che non sono presenti nell'acqua del rubinetto. «In alcune caraffe - ha riferito Guariniello - il Ph dell'acqua sale a livelli fino a 9.5, contro un limite di legge di 6.5 e con questo livello di acidità sarebbe non potabile. Poi appaiono tracce di ammonio, sodio, potassio e argento in valori superiori a quelli dell'acqua del rubinetto. Non sono pericolosi - ha sottolineato - ma sicuramente l'acqua non è migliorata». In sintesi, secondo Guariniello «la situazione deve essere valutata con attenzione dall'autorità sanitaria competente».

In attesa che le Autorità competenti si pronuncino, affidiamoci a delle comunissime Acque Minerali (conosciute o meno, costose od economiche che siano – non c’è che il problema della scelta) che troviamo sugli scaffali di ogni Centro Commerciale o Negozio che sia od al limite all’ancor più comune ed economico e non ultimo, ma da non sottovalutare, sempre disponibile (si supera così anche il ‘problema’ trasporto e smaltimento contenitori, di plastica o vetro che siano) … rubinetto. Quindi, per ora, meglio non farci ‘tentare’ da queste miracolose ‘caraffe’ che qualcuno chiama e/o pubblicizza ‘della salute e del portafoglio’. Non dimentichiamoci che la buona condizione fisica (salute) di ognuno di noi è “unica” ed abbiamo il dovere-obbligo di dedicargli, nel nostro ed esclusivo interesse (anche di chi ci sta intorno) la massima attenzione partendo da elementi tanto comuni quanto indispensabili per la nostra ‘buona salute’ quali l’aria e, come in questo caso, l’ACQUA. Preciso che questa ‘notiziola’ non è una mia creazione dell’ultima ora ma è un qualcosa che già ‘gira’ sul web (vedesi ad esempio ‘ilmessaggero.it’, tanto per citarne uno) da qualche tempo e mi auguro che chi di competenza vada a fondo alla cosa togliendo ogni sorta di dubbio a tutti nell’interesse di tutti; produttori di ‘caraffe filtranti-depuranti’, produttori di Acque Minerali ma soprattutto comuni consumatori che giustamente si preoccupano della propria salute. Un saluto. Luciano Cremascoli - 

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