domenica 27 marzo 2011

MONDIALE FORMULA 'UNO' (prima gara – Australia-Melbourne)

Il Mondiale di Formula 1 del 2011 si apre come si era chiuso quello 2010, cioè con Vettel sul gradino più alto del podio. Il campione del Mondo, partito dalla pole position, vince infatti il Gp d'Australia sul circuito cittadino dell'Albert Park di Melbourne, controllando  agilmente lo svolgimento della gara per tutti i 58 giri davanti a Lewis Hamilton su McLaren. Il russo Petrov su Renault chiude 3° e sale sul podio grazie all'ottima partenza, 4° posto (bontà sua…) per la FERRARI di Fernando ALONSO davanti a Webber. Solo 7° Felipe MASSA con l'altra Ferrari, in virtù della squalifica delle Sauber. Va riconosciuto che le due Ferrari con i rispettivi piloti sono ‘sbalorditivamente’ migliorati rispetto all’ordine di partenza (da un 5° posto ad un 4° per Alonso e da un 8° ad un 7° per  Massa). Subito un bel ‘fuori’ per l’ex pluri Campione del Mondo Micheal Schumacher, non è andata molto meglio per il suo ‘collega’ della Mercedes Nico Rosberg entrambi con ‘problemi’ alle vetture; dicono, sfortunati. Io penso che quando ci si vuol far ‘strada’ con la prepotenza (non sarebbe la prima volta nella ‘storia’ agonistica del buon Michael anche la fortuna ‘pensi’ d’aver altro da fare e lasci spazio alla sfortuna e se poi anche ai box (della Mercedes in questo caso) non ci si sa porre rimedio ci si trova costretti al … ritiro ed alla fine, come disse a suo tempo un noto ‘mister’ del Calcio a ‘zero tituli’ che per ora è: zero punti. Certo che per Schumacher, il pluriCampione del Mondo (sia in Renault che in Ferrari) lasciato il volante per ‘noia di essere costretto sempre a vincere’ ed ora, dopo qualche anno di assenza dagli Autodromi l’essere tornato quale ‘prima guida’ (si annoiava della vita di pensionato di lusso del volante – io direi invece per … denaro, solo misero e sporco denaro, quello già ‘accumulato negli anni non gli bastava, bontà sua…)  ed al volante di una Mercedes (tedesca, come lui del resto) ed il vedere la ‘bandiera a scacchi’ sventolata per altri (oggi l’ha vista dai box, prossimamente chissà!) può far sorridere i suoi ‘estimatori’ e danneggiare il suo fegato già ‘roso’ dall’età, non ha più 20anni e nemmeno 30 nemmeno lui, la tranquillità delle sue residenze gli si addice di più, gli autodromi (almeno quali piloti) li lasci ad altri più giovani, vogliosi e meritevoli di successi, non intralci il loro cammino, ha avuto i suoi momenti gloriosi, per lui ormai non torneranno più, fanno parte della sua ‘storia’ gloriosa.

A fine gara gli uomini di Maranello delusi per un week end sostanzialmente negativo e fiduciosi per il miglioramento (?) rispetto alla qualifica. "Con una partenza migliore le cose sarebbero (c’è di mezzo quel ‘sarebbero’, aggiungo io) potute andare diversamente - ha detto Stefano Domenicali - in ogni caso abbiamo portato a casa qualche punto (12 Alonso e 2 Massa per un totale di 14 punti per la Scuderia Ferrari, al quarto posto con al 1° una Redbull già a 35 punti, più del doppio) in un week end che era iniziato male. Ora abbiamo tante cose da analizzare e mettere in fila per capire (non basta … capire) cosa ci è mancato rispetto alle attese". Serafico e/o filosofico (dipende da come lo si vuol guardare e/o ascoltare) come sempre Fernando Alonso: "Il caos in partenza mi ha penalizzato, ma anche senza quella perdita di tempo credo che non avremmo potuto tenere il ritmo di Vettel e Hamilton. La strategia era quella giusta, perchè le tre soste ci hanno permesso di fare dei sorpassi evitando di rimanere imbottigliati nel traffico. Rispetto a sabato, quando pagavamo quasi due secondi, è andata decisamente meglio. Ora dobbiamo trovare delle soluzioni per migliorare, soprattutto sul giro secco". Tante belle parole, più che altro a me paiono sempre le solite ‘frasi fatte’ di chi non sa quali pesci pigliare per ‘zittire’ un pubblico alquanto, giustamente, deluso. Però, se lo dicono loro (che si può e/o si deve migliorare), in sintonia (tecnici e piloti) c’è da ben … sperare almeno, mi sia concesso il giro di parole, ‘così si … spera’ aggiungendo che sperando il più delle volte non si va lontano; bisogna … agire. Per quanto riguarda l’unico Pilota Italiano (Jarno Trulli su Lotus) è meglio evitare ogni commento, ritirato il quale però si può consolare in quanto il suo ‘collega’ (dal cognome impronunciabile, tale Heikki Kovalaimen ) sull’altra Lotus è arrivato al traguardo con ben 2 giri di ritardo. Può essere consolante per noi (Italiani, forse un po’ troppo campanilistici) il sapere che di ‘casa nostra’ oggi ha vinto solo la PIRELLI con le sue gomme che oggi, a dire il vero, hanno ‘lavorato’, per quanto è di loro competenza, alquanto positivamente. E’ già un … qualcosa ! Un saluto – Luciano Cremascoli -


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